L' I M P R E S S I O N I S M O


"Semplimente pensa, qui c'e' un quadratino di blu, li un rettangolino oblungo di rosa, li un colpetto di giallo, e dipingilo cosi', come ti appare" - Claude Monet



BREVI CENNI

Il movimento impressionista nasce in Francia intorno al 1860 e nell'arco di soli 20 anni (gia' nel 1880 l'impressionismo puo' dirsi finito) rivoluziona completamente la storia dell'arte.
La grande rivoluzione dell'impressionismo e' la tecnica.
Infatti nonostante si interessi alla rappresentazione della realta'quotidiana, come il realismo da cui deriva, ne lascia da parte tutto cio' che e' ideologia e politica cercando di rappresentare solo la realta' sensibile, quella che colpisce i nostri occhi, occupandosi, quindi, solo dei fenomeni visivi. Ecco quindi che colore e luce, elementi propri della visione, diventano unici protagonisti della tecnica pittorica.
Non vengono piu' rappresentati la forma e lo spazio ma solo i colori e la luce a cui poi sarà lo stesso osservatore, tramite la sua elaborazione cerebrale, ad attribuire uno spazio e una forma.
Per far questo vengono utilizzati solo colori puri, non diluiti, eliminando completamente il chiaro-scuro e, per accentuare ulteriormente la luminosita', dai loro quadri viene abolito il nero, le ombre, ad esempio, sono anch'esse colorate.
Inoltre l'accostamento frequente di colori complementari (ad esempio il giallo e il viola) aiuta a dare un'ulteriore senso di luminosita'.
Si distinguono due "tipologie" di impressionisti, da una parte c'e' chi non si preoccupa minimamente delle forme che vengono prodotte dalle sensazioni ottiche e dall'altra c'e' chi invece cerca di proporre, utilizzando le sensazioni, delle forme e degli gli spazi.
Della prima categoria il principe e' Monet, della seconda Cezanne.
L'impressionismo pero' non e' solo tecnica.
Secondo gli impressionisti la realta' e' continuamente mutevole, ogni istante e' diverso da quello precedente (come diceva Eraclito, tutto scorre, panta rei) e cio' porta gli impressionisti ad uscire dagli atelier per andare a dipingere direttamente "en plen air", per meglio cogliere l'attimo fuggente. E l'attimo fuggente non ha tempo di soffermarsi sugli avvenimenti della vita, si limita a raccoglierne le emozioni che nell'impressionismo sono quasi sempre di felicita'.
Mai vedremo rappresentati in un quadro impressionista momenti tragici o drammatici ma vedremo sempre un mondo allegro e felice.
Questa e' la poetica dell'impressionismo ed e' questa poetica che attribuisce a tutti i loro quadri un fascino particolare e che, alla fine dei conti, ha fatto la fortuna del movimento stesso.



GALLERIA (in preparazione)